Spazio, come cambia il paradigma pubblico-privato nell’era Trump 2.0
Nel lessico strategico, lo spazio non è più soltanto un dominio tecnologico. È, ormai da tempo, una dimensione politica, economica e militare a tutti gli effetti. Ma è con l’avvento della seconda amministrazione Trump che gli Stati Uniti sembrano voler ridefinire in maniera sistemica
Forse è una mia impressione, ma mi pare che l’articolo sia di parte a favore degli Usa. Opportunità? Potenzialmente imitabile? Rigidità dottrinali? Scusate, ma se per “rigidità dottrinali” si intende la necessità di mantenere i privati ad un braccio di distanza da questioni che riguardano l’intera cittadinanza (privati che in passato e soprattutto nel presente si sono rivelati essere la principale fonte di disturbo del benessere pubblico) allora l’autore dell’articolo non ha capito un cazzo di quale direzione sta prendendo questa corsa alla spazio (spoiler: è la stessa direzione che sta prendendo la corsa alle dittature in una buona parte di quella piccola fetta di mondo che ancora si chiama “democratica”, e non serve essere un giornalista per accorgersene). Mi sembra di diventare stupido a forza di ripetere che DARE SERVIZI PUBBLICI IN MANO AI PRIVATI E’ UNA PESSIMA IDEA.